venerdì 11 agosto 2017


Madama Butterfly è un’opera in tre atti (in origine due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.
 Il nuovo progetto di Nicola Berloffa sposta l’azione al Giappone del secondo dopoguerra, riflettendo sullo scontro fra due mondi diversi e sulla condizione della donna. 

Cio-Cio-San, sposa giapponese illusa da un soldato americano sarà Maria José Siri, che da geisha diventa proprietaria di un cinema per statunitensi sul cui schermo scorrono i film con Esther Williams.
12 agosto – ore 21 – Arena Sferisterio – Macerata
http://www.sferisterio.it/

Non dimenticate di visitare a Macerata l'imponente  raccolta di arte italiana del XX secolo, che costituisce un caso unico nel panorama del collezionismo privato di origine bancaria, tanto per la specificità della raccolta quanto per gli artisti presenti in essa, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Macerata, ubicata presso Palazzo Ricci.

Oltre a un nucleo di arredi e suppellettili coevi di particolare rilievo, a Palazzo Ricci si trova la cappella di famiglia, magnificamente abbellita da episodi narranti la Passione di Gesù, che custodisce l’opera di Vittore Crivelli Compianto su Cristo morto, risalente con molta probabilità alla fine del Quattrocento.


sabato 23 luglio 2016


Norma - Sferisterio Festival 2016 Macerata
23 and 29 July, 7 August 2016

Opera in two acts by Vincenzo Bellini with libretto by Felice Romani, based on the tragedy Norma, L'Infanticide of Louis-Alexandre Soumet.

Director: Michele Gamba
Directed by: Luigi Di Gangi and Ugo Giacomazzi
Scene: Federica Parolini
Costumes: Daniela Cernigliaro
Norma: Maria José Siri
Oroveso: Nicola Ulivieri
Adalgisa: Sonia Ganassi
Pollio: Rubens Pellizzari


In the Pinacoteca di Macerata you can also see The Madonna with Child,  painted with tempera on wood, then transferred to canvas, by Carlo Crivelli (1470)


lunedì 11 luglio 2016

Carlo Crivelli - National Gallery, London

Carlo Crivelli
about 1430/5 - about 1494
Crivelli was born in Venice and probably trained with Squarcione in Padua. He spent most of his life in the Marches (eastern central Italy), after periods in Venice and Zara. Crivelli was active as a painter by 1457 when he was condemned in Venice for adultery. He was very successful as a maker of altarpieces in the Marches. These are especially well represented in the Collection.

Crivelli was influenced by the Vivarini at an early stage. From Squarcione, or one of his pupils such as Giorgio Schiavone, Crivelli could learn simulated marble architecture; festoons of fruit; parchment cartellini and music-making putti. Venetian painting up to this point had been dominated by the Late Gothic style, such as that of Jacopo Bellini and his son Gentile.

Crivelli was a fine technical painter and his pictures are in a good state of preservation. He had a strong linear decorative sense and was a brilliant colourist. His work was particularly appreciated in the 19th century, as witnessed by the price paid for the Gallery's 'Madonna della Rondine'.
https://www.nationalgallery.org.uk/artists/carlo-crivelli


martedì 7 maggio 2013

Carlo e Vittore Crivelli nella provincia di Fermo - itinerari turistici

Falerone
Vittore Crivelli, Madonna adorante il Bambino 



Vittore Crivelli, Madonna della cintola, Massa Fermana
Fermo
Vittore Crivelli, Crocefissione
Vittore Crivelli, Madonna in trono col Bambino
Vittore Crivelli, Pietà

Capodarco
Vittore Crivelli, Polittico


Vittore Crivelli, Polittico, Capodarco di Fermo


Torre di Palme
Vittore Crivelli, Polittico 

Massa Fermana
Carlo Crivelli, Polittico
Vittore Crivelli, Madonna della cintola 

Monsampietro Morico
Vittore Crivelli, Polittico 

Porto San Giorgio
Carlo Crivelli, Polittico (riproduzione a cura dell’Istituto d’arte “U. Preziotti di Fermo)


Carlo Crivelli, Polittico, Porto San Giorgio (riproduzione)


Sant’Elpidio a Mare
Vittore Crivelli, Polittici e Tavoletta con santo francescano

Informazioni e prenotazioni al 329 9651970

Il Polittico di Massa Fermana


Realizzato per la chiesa di San Silvestro, Lorenzo e Ruffino a Massa Fermana su commissione del conte Azzolino di Fermo (fonte: A. Ricci, 1834).

Prima opera di Carlo Crivelli nelle Marche datata 1468, il Polittico di Massa Fermana fa diverse citazioni degli artisti contemporanei, a dimostrazione della vasta cultura figurativa del Crivelli e delle sue frequentazioni.
Tra queste citiamo la Resurrezione di Cristo - primo pannello della predella a partire da sinistra - chiaro riferimento alla ben più nota Resurrezione di Piero della Francesca.




                        La preghiera in Getsemani, primo pannello della predella a partire da sinistra



San Silvestro


lunedì 6 maggio 2013

La pittura di Carlo Crivelli

da: http://www.musei.marche.it/web/RicercaItinerari/DettagliItinerario.aspx
Carlo Crivelli: la riscoperta di un artista

Di origini veneziane, Carlo Crivelli si allontana dalla città lagunare dove era nato intorno al 1430, da giovane, per non farvi più ritorno, probabilmente a causa di un amore giovanile finito con un processo e con un periodo trascorso in carcere. L’ipotesi che Carlo Crivelli da Venezia abbia preso la via di Padova nella bottega dello Squarcione, e di là, al seguito dello Schiavone, quella di Zara dove è attestato nel 1465 come cittadino, costituisce il punto di partenza di un capitolo a parte della Storia dell’Arte italiana. Conoscitore del classicismo mantegnesco, Crivelli si muove su un terreno più insidioso, dagli stilemi espressionisti che nell’opera dell’artista veneto si rivestono di una preziosità inedita e cristallina e, nello stesso tempo, di un gusto ossessivo e dolente. Ecco dunque i suoi cesti di frutta, evidenti, palpabili e contemporaneamente avulsi dalla realtà, fissati nella loro dimensione puramente estetica; i personaggi dei polittici, le superbe Maddalene, solenni negli eleganti broccati, nei mantelli di pesante velluto rosso vermiglio, nelle incredibili acconciature elaborate tra fili di perle preziose. Gesti di dolore e mirabili intrecci di mani, nel silenzio gelido dei colori smaltati sulla tavola; la sostanza cromatica di Carlo Crivelli trattiene l’oggetto, lo blocca sulla superficie, come in un’icona bizantina. Personaggi, situazioni, oggetti impossibili da penetrare. Non l’umanità tenera di luce e di natura di Giovanni Bellini, non la fantasia di Carpaccio, non le atmosfere familiari di Cima da Conegliano bensì il superamento in chiave tutta personale del tratto squarcionesco, del classicismo mantegnesco, della solarità pierfrancescana e della stessa forza brutale dell’incisiva poetica dei ferraresi per una cifra stilistica inconfondibile che colloca Carlo Crivelli, ricorda Zampetti citando Berenson, "fuori dal Rinascimento". Carlo Crivelli lascia la sua prima opera firmata e datata nelle Marche a Massa Fermana nel 1468 dove approda forse proveniente da Zara in Dalmazia, dove è definito civis e habitator nonchè pictore de Venetiis in data 1 settembre 1465. Carlo Crivelli: la dispersione delle opere Commissionate nelle Marche, tra Camerino, Fabriano, Ascoli Piceno le opere di Carlo Crivelli sono in gran parte conservate nei più importanti musei del mondo. Tra le tante altre opere di Crivelli oggi custodite nei più grandi musei del mondo segnaliamo solo la Madonna della candeletta un tempo a Camerino, l’Incoronazione della Vergine un tempo a Fabriano (entrambe a Brera) e la suntuosa Consegna delle chiavi di Berlino, già a Camerino. Altri tristi episodi di un patrimonio incredibilmente ricco e irrimediabilmente perduto. I suoi superbi polittici, collocati in chiese e contrade spesso irraggiungibili nei secoli passati, sono ignorati dal manierista Vasari, che non ne fa affatto menzione nelle edizioni delle sue Vite. Talvolta sostituite nel ‘600 e ‘700 da pale d’altare, le opere di Carlo Crivelli cominciarono a disperdersi prima, purtroppo, che il gusto anglossassone per l’arte dei primitivi del ‘400 le rivalutasse e se ne appropriasse. Dopo le spoliazioni napoleoniche, che contribuirono a far confluire a Brera numerose opere marchigiane del Crivelli, gli inglesi conclusero infatti l’inesorabile processo di dispersione delle sue opere su tavola. Basti pensare che fino a qualche tempo fa un’intera sala della National Gallery di Londra era dedicata solamente ai dipinti di Carlo Crivelli.

martedì 22 febbraio 2011

Itinerari Crivelleschi nella provincia di Fermo

Gli itinerari alla scoperta delle opere di Vittore e Carlo Crivelli nella provincia di Fermo si svilupperanno a cavallo delle valli dei fiumi Aso, Ete Vivo, Tenna e dell’Ete Morto fino ad arrivare ai confini della provincia maceratese nella valle del Chienti.
Il Fermano è infatti caratterizzato da un territorio suddiviso a pettine dai corsi d’acqua, che dai monti Sibillini giungono fino alla costa Adriatica.
Vittore Crivelli, nato a Venezia intorno al 1440, si trasferì a Fermo dalla Dalmazia al seguito del fratello maggiore Carlo (ca. 1435-1495) a partire dalla seconda metà degli anni ‘70 del XV secolo e lì rimase a vivere e lavorare fino alla morte, avvenuta a cavallo tra il 1501 e il 1502.
Dopo aver sposato una Solario, altra prestigiosa famiglia di pittori veneti, fu padre di 2 figli: Giacomo e Giovanni.
E’ nel ricco e accogliente Fermano che Vittore trova le committenze locali e slave più prestigiose e adatte ad apprezzare la sua produzione artistica, di fatto vastissima e in larga parte ormai disseminata nei principali musei di tutto il mondo.
Le opere di Vittore e Carlo Crivelli rimaste in situ sono testimonianze inestimabili del gusto e della cultura della seconda metà del ‘400. A distanza di mezzo millennio costituiscono un museo diffuso di ineguagliabile valore, poiché la cornice architettonica e urbanistica, ancora oggi per lo più integra, in cui sono state prodotte mostra tutta la vivacità e la ricchezza che dovevano caratterizzare i piccoli borghi marchigiani del Rinascimento.
Gli itinerari prevedono tappe sparse su tutto il territorio fermano, toccando buona parte dei comuni della provincia. La diffusione dei dipinti crivelleschi è talmente capillare da consentire tantissime possibili combinazioni. Ci limitiamo pertanto a fornire l’elenco delle opere presenti nel territorio, informazioni sui borghi interessati e sulle loro produzioni enogastronomiche ed artigianali per apprezzare il Fermano a 360° e con tutti i sensi.

Falerone
Vittore Crivelli, Madonna adorante il Bambino (in mostra a Sarnano)
Fermo
Vittore Crivelli, Crocefissione
Vittore Crivelli, Madonna in trono col Bambino
Vittore Crivelli, Pietà
Vittore Crivelli, Pietà

Capodarco
Vittore Crivelli, Polittico

Torre di Palme
Vittore Crivelli, Polittico

Massa Fermana
Carlo Crivelli, Polittico
Vittore Crivelli, Madonna della cintola (in mostra a Sarnano)

Monsampietro Morico
Vittore Crivelli, Polittico (in mostra a Sarnano)

Porto San Giorgio
Carlo Crivelli, Polittico (riproduzione a cura dell’Istituto d’arte “U. Preziotti di Fermo)

Sant’Elpidio a Mare
Vittore Crivelli, Polittici e Tavoletta con santo francescano

Informazioni e prenotazioni al 329 9651970